Nei villaggi di Single, Lepca Basti, Ramjhora e Lamkapara
SoS India, in collaborazione con i padri gesuiti della provincia di Darjelling e di di Jalpajguri, sta intervenendo in questo periodo di pandemia a sostegno dei villaggi, ma le misure di sollievo esterne non possono essere portate avanti a lungo. Il lockdown ha ulteriormente ridotto le misere entrate dei già sfruttati coltivatori di tè. I lavoratori emigrati nelle città, con la pandemia e la conseguente perdita del loro lavoro, sono ritornati ai villaggi ove non trovano nessuna possibilità di lavoro e nessuna risorsa per la loro sopravvivenza.
Singla e Lepca Basti sono due villaggi sorti all’interno delle piantagioni di tè della Tukvar Valley, la regione delle colline himalayane nel distretto di Darjeeling. La valle conta una popolazione di 55.000 abitanti di etnia nepalese, di religione indù, buddista e con una forte presenza cristiana. I due villaggi di Ramjhora e Lamkapara appartengono al distretto di Jalpajguri e contano una popolazione complessiva di 10.000 abitanti.
Sono nullatenenti e la loro economia familiare dipende totalmente dai proprietari delle piantagioni che riconosce loro una paga giornaliera di 95 rupie (circa 1 euro). Alcuni di loro integrano il salario con umili lavori saltuari nella città di Darjeeling e di Jalpajguri.
SoS India si propone dunque di individuare 250 famiglie in grave difficoltà economica e impossibilitate ad accedere ai sostegni governativi per sostenerle e prepararle, anche attraverso una formazione specifica di alcuni mesi, alla coltivazione dei funghi e all’allevamento di animali da cortile. L’obiettivo è di migliorare la loro capacità di lavorare autonomamente e di garantirsi una indipendenza alimentare.
Chi ne beneficia
Il progetto si propone di aiutare le famiglie più povere nei quattro villaggi, scegliendo 250 famiglie, (circa 3000 persone) donando rispettivamente 25 polli o 1 maialino o due capre a nucleo familiare. L’obiettivo è avviare in questi villaggi una attività di allevamento in piccola scala. Questo aiuterà a migliorare il loro reddito e a garantire il sostegno alimentare alle famiglie.
Alla fine degli otto mesi le famiglie che hanno ricevuto un maialino ne daranno uno ad un’altra famiglia. Parimenti, le famiglie che hanno ricevuto i polli daranno 10 polli ad un’altra famiglia. In questo modo il progetto potrà auto-sostenersi e ampliarsi con effetti sinergici e moltiplicatori.
Lo stesso si cercherà di fare con le capre e altri animali di piccola taglia.
Regalando delle capre, dei maiali, delle galline, etc. possiamo dare a tanti che stanno morendo di fame l’opportunità di sfamarsi e di avviarsi a diventare piccoli produttori e superare fame e povertà.
Una capra produce più di 2,5 litri di latte al giorno per 300 giorni l’anno. Anche il pollame offre carne e uova, così pure il maiale… Latte, formaggio e carne possono diventare una fonte di cibo e di reddito per queste persone.
Chi finanzia il progetto
- Il progetto si finanzierà ricorrendo a donazioni private e alla collaborazione del gruppo missionario e del gruppo famiglia della parrocchia SS. Nome di Maria, per il distretto di distretto di Darjeeling, e della Novara Center Onlus per il distretto di Jalpajguri.
Cosa puoi fare tu
- Se hai piacere di dare il tuo contributo, ecco tanti piccoli interventi che potresti sostenere
Puoi donare:
- donando 6 euro potrai acquistare n.3 pulcinotti
- donando 30 euro potrai acquistare una capretta
- donando 50 euro potrai acquistare un maialino
- donando 200 euro potrai acquistare un vitellino
- donando 100 euro potrai contribuire ad avviare una coltivazione di funghi