Il villaggio, sorto nella piantagione di tè di Dharnipur (distretto di Jalpaigur) ha una popolazione di circa 4.500 persone per il 60% analfabeta, suddivise in 913 famiglie che appartengono in prevalenza all’etnia adivasi.
La coltivazione del tè a Dharnipur è stata chiusa nel 2014 e la gente sta soffrendo la fame e pur di portare a casa un pezzo di pane per la famiglia accetta qualsiasi salario. Peraltro, con la fine dell’attività produttiva si è vista chiudere anche l’acqua potabile, gestita dai proprietari della terra, con conseguenze inimmaginabili per l’igiene, l’alimentazione e la salute stessa di adulti e bambini.
Per invertire una simile rotta di abbandono e di disastro umano, SoS India in collaborazione con i gesuiti locali aveva avviato la coltivazione di ortaggi e di piante da frutto, ma la sopraggiunta mancanza d’acqua sta mettendo in grave difficoltà quell’importante iniziativa che, invece, stava garantendo un minimo vitale alla popolazione di Dharnipur.
La comunità adivasi propone la perforazione di un pozzo artesiano provvisto di una pompa e di due serbatoi di stoccaggio dell’acqua garantendone la gestione. Il pozzo sorgerà sul terreno di proprietà della comunità stessa.
Chi ne beneficia
- I beneficiari saranno tutti gli abitanti di Dharnipur, 4.500 persone, e i 100 bambini della locale scuola primaria.
Spesa prevista
- Costo per un pozzo € 8.000